venerdì 23 marzo 2018

UNA RAGAZZA DI NOME MALALA

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Una bambina, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo.

Malala Yousafzai

Classe 2^ A - plesso "G. Abbate"

Docente tutor: prof.ssa Maria Concetta Giordano

 


In tutta Italia e all’estero, dal 2 al 12 marzo 2 018, si è svolta la terza edizione de “La settimana del Rosa digitale”, in occasione della giornata internazionale della donna. Di cosa si tratta? 

Organizzata da “Rosadigitale”, movimento nazionale per le pari opportunità in ambito tecnologico, è una manifestazione nata per realizzare l’uguaglianza di genere anche nel campo della tecnologia e dell’informatica. L’iniziativa, che a marzo del 2017 ha vantato più di 450 eventi in tutta Italia, ha l’obiettivo di sensibilizzare genitori, ragazzi, insegnanti e imprenditori alla tematica delle pari opportunità attraverso l’informazione, come riassume efficacemente il motto del movimento: “The conquest is information”. Pertanto, riprendendo lo spunto offerto dalla “Settimana del Rosa Digitale”, la Prof.ssa ha tenuto una lezione in classe sulla figura di Malala Yousafzai, una bambina abitante in un tranquillo villaggio del Pakistan. Nel corso di una incursione nel villaggio da parte di terroristi talebani, fu impedito a tutte le bambine di frequentare la scuola. Ma tale divieto non fu accettato da Malala, la quale dapprima in un suo blog e poi addirittura in TV affermò che “L’istruzione è potere per le donne. I talebani stanno chiudendo le scuole femminili perché non vogliono che le donne siano potenti”. Qualche giorno dopo, i Talebani bloccarono lo scuolabus su cui viaggiava anche Malala e, identificatala, le spararono alla testa ferendola quasi mortalmente. Malala fu subito portata in ospedale e non morì. Migliaia di bambini e bambine le scrissero di guarire presto, e lei si riprese più in fretta di quanto si potesse immaginare. È rimasta scolpita nella mente di noi tutti questa sua frase: “Prendiamo i nostri libri e le nostre penne. Sono le armi più potenti. Una bambina, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo”. 

Si è trattato di una storia molto significativa sull’importanza della libertà di istruzione e sul potere che questa riveste nell’affermazione della personalità. 

Nel 2014 Malala è stata insignita del premio Nobel per la Pace, risultando poi la più giovane vincitrice. 

Di tutto ciò è stato realizzato un racconto digitale in Power Point dall’alunno Davide Rolando.

Scarica la presentazione Power Point cliccando qui






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