Classi 1A e 2B (plesso "G. Abbate")
Docenti tutor: Prof. Antonio Maria Cattivera e Prof.ssa Marilù Murra.
Nell'ambito del progetto inclusione 2019.
Educare al rispetto delle differenze è un fattore di crescita e di proresso.
Arricchiamoci delle nostre reciproche differenze.
(Paul Valéry)
Quando perdiamo il diritto di essere differenti, perdiamo il privilegio di essere liberi.
(Charles Evans Hughes)
Di seguito un articolo scritto in occasione dell'incontro nelle classi IA e IIB con una ragazza africana, arrivata in Italia dopo aver affrontato le drammatiche difficoltà dei cosiddetti "viaggi della speranza" dal continente africano verso l'Italia. Questo incontro si è svolto nell'ambito del progetto scolastico sull'inclusione e la diversità.
Sabato 19 gennaio 2019, Goundo, una ragazza originaria dell’Africa è venuta a trovarci nel nostro Istituto. In un colloquio con le classi IA e II B ha descritto la sua vita prima e dopo il suo arrivo in Italia. Alcuni di noi le hanno posto delle domande preparate precedentemente, ma autonomamente, in quanto il nostro approccio è risultato un incontro di accoglienza- inclusione - curiosità - conoscenza e sete di sapere …. riguardo a lei ,la sua famiglia ed alla sua avventura/disavventura.
Abbiamo scoperto che lei viveva in Libia, ma a causa della guerra, ha deciso di fuggire verso l’Italia, ha abbandonato la sua Itaca portando con sé suo padre e sua sorella, con un mezzo di fortuna come tanti suoi connazionali. Dopo essere sbarcata in Sicilia è arrivata a Novoli, provincia di Lecce, dove si è stabilita, avendo prima sostato per qualche tempo in Lombardia.
Goundo ha quattro sorelle, ma ognuna vive in una nazione differente, eccetto una, quella minore, che vive con lei. La sorellina è il suo “punto di riferimento”, il suo conforto ed anche il suo sostegno perché loro hanno perso la madre qualche anno fa. Inoltre, ha fatto fatica ad integrarsi, ha raccontato che alcuni ragazzi la deridevano a causa del colore della sua pelle e della sua religione musulmana.
Dopo aver descritto la sua vita, ognuno di noi si è sentito fortunato e allo stesso tempo dispiaciuto per le diverse e drammatiche vicende che la ragazza ha dovuto affrontare coraggiosamente.
A fine giornata siamo tornati a casa arricchiti da questo incontro e fieri per l'opportunità che il Prof. Antonio Cattivera e la Prof.ssa Murra ci hanno offerto in collaborazione con l'Arci, che ormai da qualche mese sta coinvolgendo alcune classi del nostro plesso (G.Abbate) in un proficuo progetto di grande spessore umano.
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