martedì 22 maggio 2018

UNA GIORNATA ALL'INSEGNA DELLA SCIENZA

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di Lucia Tardio e Gaia Gravili

Documentazione fotografica di Francesca Mazzotta

(classe IIIA, plesso "G. Abbate")

Docente tutor: prof.ssa Antonella Musarò


Mercoledì 16 Maggio 2018 la nostra scuola ha ospitato le classi terminali della scuola primaria.
Noi ragazzi della terza A, per coinvolgerli, ci siamo proposti di presentare degli esperimenti sull'elettricità.
Nel laboratorio di scienze, trasformandoci in “veri e propri apprendisti scienziati”, ci siamo cimentati nella dimostrazione di fenomeni che accadono grazie alle forze elettriche e magnetiche. La prof. Musarò ci ha diviso in quattro gruppi, ognuno dei quali ha presentato il proprio esperimento: il primo e secondo gruppo si sono occupati di illustrare la funzionalità di un circuito elettrico, classificandoli in circuiti in serie e in parallelo, spiegandone le caratteristiche di ogni singola parte di cui è composto, relazionando i principi dai quali essi sono regolati e accompagnando alla spiegazione una rappresentazione reale dei fenomeni elettrici discussi.
Abbiamo testato che, nei circuiti in serie gli utilizzatori sono sistemati uno di seguito all'altro e sono collegati tra loro: ogni parte dipende dall'altra; perciò il “malfunzionamento di una lampadina provoca il danneggiamento dell'intero circuito. Nei circuiti in parallelo, gli utilizzatori sono collegati separatamente e di conseguenza possono funzionare indipendentemente l'uno dall'altro: se una lampadina si fulmina non arreca danni al resto degli utilizzatori.
Il terzo gruppo ha rappresentato il fenomeno dell’effetto chimico della corrente elettrica, dimostrando che immergendo le due estremità del filo conduttore, collegato ad una lampadina, all'interno di acqua distillata e poi acqua e sale, la lampadina si accende solo in presenza del cloruro di sodio.
Il quarto gruppo ha sperimentato una delle applicazioni del campo magnetico generato dal passaggio della corrente elettrica, ovvero l'elettrocalamita.
Questo è un dispositivo costituito da una pila collegata da due morsetti ad un filo conduttore, il quale è avvolto attorno ad un chiodo. Utilizzando la limatura di ferro o delle graffette di metallo è possibile notare che, al passaggio della corrente all'interno del filo conduttore, queste vengono attratte al chiodo.
Infine, due nostri compagni, per far divertire i ragazzi hanno creato lo slime.
L’ esperienza è stata veramente molto coinvolgente e ci auguriamo che il prossimo anno questi ragazzi scelgano la nostra scuola.





















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