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di Raffaele Renna (classe 2 C) e Giorgio Ingrosso (classe II E, plesso “G. Abbate”)
Docente tutor: Prof.ssa Assunta Miglietta
Giovedì 14 dicembre 2017 le classi seconde della Scuola Media “G. Abbate” di Squinzano si sono recate presso l’ex macello di Squinzano ed ora Laboratorio Urbano per le Politiche Giovanili, gestito, a seguito di assegnazione da parte del Comune, dalla Associazione A.F.G. (Associazione di Formazione Globale). E’ un edificio di oltre 4.000 mq ristrutturato da poco e adibito a nuovi scopi; infatti esso ospita aule, laboratori, sala conferenze, area relax e quotidianamente si
svolgono eventi culturali, teatrali, musicali, si offrono servizi di
creazione di impresa, accompagnamento al lavoro, corsi di formazione per
giovani e disoccupati. Noi ragazzi delle seconde classi del plesso “G. Abbate” abbiamo partecipato al secondo incontro nell’ambito del Progetto “Presìdi di legalità”, dal titolo “Il rispetto delle differenze”, nel corso del quale abbiamo avuto momenti di riflessione sui temi della legalità e della non violenza grazie anche al supporto di due esperte, la Dottoressa Silvia Sammarco e la Dottoressa Patrizia Pastore che ci hanno sapientemente guidati nel corso del laboratorio. Le attività di laboratorio ci vedranno coinvolti in altri due incontri nei mesi di gennaio e febbraio, per poi essere aperti agli studenti della scuola G. Carducci nei mesi di marzo, aprile e maggio. Tutti insieme noi studenti delle classi seconde della Scuola Secondaria di Primo Grado parteciperemo alla “Festa delle legalità”, che si terrà a Lecce a fine maggio, assieme ai compagni delle scuole dell’ambito territoriale coinvolte nel progetto. Già nel corso del primo incontro, alcuni giorni fa, abbiamo potuto ascoltare la storia di Renata Fonte, una politica della provincia di Lecce (Nardò) uccisa dalla mafia per aver combattuto contro la speculazione edilizia di Porto Selvaggio. Parlando di legalità, abbiamo discusso dell’Articolo 3 della Costituzione Italiana che recita così: “ Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione e di opinioni sociali. E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. Tale articolo ci spiega che davanti alla legge siamo tutti uguali, senza alcuna distinzione, ma purtroppo vediamo che nella realtà non è così, infatti vengono fatte, nella vita di tutti i giorni, a volte senza che nemmeno ci si renda conto, le distinzioni di “genere” e le donne, spesso, sono costrette a svolgere un lavoro meno importante rispetto a quello di un uomo e ricevono un salario inferiore. Abbiamo parlato di stereotipi: ce ne sono talmente tanti che non ce ne rendiamo conto. Un esempio di stereotipo potrebbe essere: “ Se ti metti a piangere sei proprio una femminuccia”, oppure quando gli uomini non si sposano vengono definiti “scapoli d’oro”, mentre le donne “vecchie zitelle”: nel primo caso, è quasi una fortuna se un uomo non convola a nozze, nel secondo caso, per la donna è una “vergogna”, un mancato “riconoscimento sociale”. Un altro luogo comune potrebbe essere “Donna al volante, pericolo costante”… ma solo le donne guidano male? Gli uomini non hanno mai incidenti stradali? Potremmo continuare all’infinito con gli esempi. Gli stereotipi sono semplificazioni che inducono ad un pregiudizio e li troviamo ovunque, anche e soprattutto nelle pubblicità ad esempio: avete mai fatto caso alle televendite di materassi? In tali pubblicità ci sono solitamente donne poco vestite che attirano lo spettatore. Questo porta all’”oggettificazione”, cioè la donna viene considerata un oggetto. Non ha alcun senso, a pensarci bene, un corpo femminile nella vendita di un materasso: in realtà ciò che serve all’acquirente è un materasso comodo, che gli permetta di riposare bene. Ma se allo spettatore è offerta la visione del solo materasso, molto probabilmente, anzi, sicuramente, lui non ci penserà due volte ad usare il telecomando e cambiare canale; la visione, invece, di un corpo femminile poco vestito, lo porta a guardare e, magari comprare il prodotto offerto. Un'altra distinzione di genere è presente anche nella vita politica: solo dopo la fine della guerra la donna ha ottenuto il diritto al voto! E quante polemiche e quante discussioni, da parte dei signori uomini che vedevano in questo semplice “DIRITTO” un potenziale pericolo e rischio nell’ambito delle mura domestiche. Una donna che votava non poteva essere distratta da quello che era il suo compito di moglie devota e sottomessa al marito, madre attenta, “angelo del focolare” ? Ora sembra assurdo ma fino a non molti anni fa il marito aveva la possibilità di utilizzare metodi coercitivi nei confronti della moglie per “educarla”. Purtroppo però la distinzione di genere non si ferma qui, perché in alcuni Paesi dell’Africa, dell’India, del Brasile, ancora oggi, nel 2017, le donne vengono trattate come oggetti, perciò sono sfruttate, maltrattate, vendute, schiavizzate. Inoltre abbiamo visto un video che parlava sempre della distinzione di genere intitolato “Parità di genere un traguardo impossibile”. Abbiamo compilato un questionario riguardante le differenze tra gli uomini e le donne e la violenza. Successivamente abbiamo fatto un gioco dove ci venivano dette delle parole, e noi dovevamo dare una definizione: ad esempio rispetto, per molti è legalità, qualcosa che si deve trovare alla base di un rapporto, la non discriminazione, mentre violenza significa che qualche persona come il bullo essendo fragile psicologicamente usa la violenza contro ragazzi che non rientrano in certi “canoni”. Infine abbiamo fatto un role playing (gioco di ruolo) nel quale alcuni di noi hanno simulato una scena di litigio, e la psicologa ci consigliava il comportamento più adeguato in certe occasioni, facendoci intervenire e sentendo le nostre opinioni. Secondo noi è stato molto interessante perché parlando della legalità, di alcuni problemi che affliggono la nostra società, le discriminazioni, la violenza soprattutto contro le donne ma anche il bullismo, ci aiuta a riflettere e capire quali atteggiamenti assumere in determinate situazioni. E’ un progetto molto importante perché ci apre gli occhi su tematiche vicine al mondo adolescenziale e attendiamo con molta curiosità e interesse il prossimo incontro che riguarderà i pericoli di Internet.
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