STOP AL FEMMINICIDIO
STOP VIOLENCE ON WOMEN
IL FEMMINICIDIO è un termine usato per identificare una violenza di genere che ha come oggetto le donne ed è considerato un crimine brutale, solo da poco tempo identificato come una vera e propria violazione dei diritti umani. Esso è caratterizzato dalla violenza che molte donne subiscono o dalla morte, causata proprio dalle persone che dovrebbero proteggerle, aiutarle e amarle: i “killer” sono i partner, cioè i fidanzati, i mariti o i familiari. ù
I dati in Italia sono impietosi perché ogni anno quasi duecento donne vengono uccise, una ogni tre giorni. Perché un uomo arriva ad ammazzare la sua compagna, la madre dei suoi figli, accecato dall’ira, dalla rabbia o dalla gelosia? Come può un uomo che ha amato spingersi così oltre? Da un lato c’è la forte insicurezza, la paura della perdita e dell’abbandono da parte di un uomo che non si fa fatica a definire debole, dall’altro c’è l’impotenza, lo smarrimento, la sottomissione di una donna che non riesce a trovare il coraggio di ribellarsi. Certo è difficile per una ragazza o una donna, immaginare che l’uomo dei suoi sogni si possa trasformare in un mostro, accecato da sentimenti contrastanti amore -gelosia, passione-possesso, capace delle più becere nefandezze. Perciò tace, convinta che quello sia amore e continua a subire, chiusa nel silenzio, avvolta da mille bugie e subisce fino a quando si consuma il gesto estremo: l’omicidio. Bisogna cambiare le mentalità di tutti: dell’uomo che per sentirsi forte o grande non può e non deve usare mai la violenza fisica o verbale. Ma anche le donne devono imparare ad essere sensibili alla violenza, a riconoscerla in quanto tale per poterla combattere nel modo giusto.
Il 25 novembre di ogni anno ricorre la Giornata Internazionale per l'eliminazionedella violenza contro le donne.
La giornata, istituita dalle Nazioni Unite fin dal 1999, fonda la sua ragion d'essere sulla consapevolezza che la violenza contro le donne, oltre a rientrare a pieno titolo nella violazione dei diritti umani, è una forma di discriminazione dovuta a una persistente condizione di disuguaglianza
tra uomini e donne.
Quest’anno, alla luce di un terribile episodio di femminicidio accaduto proprio nel nostro paese, abbiamo deciso con le nostre insegnanti che “Non possiamo stare in silenzio…”.
Così abbiamo avviato un progetto che ci ha visti particolarmente attenti e partecipi, perché siamo convinti che non esistono assolutamente differenze tra gli uomini e le donne, che abbiamo tutti gli stessi diritti e la stessa dignità e che nessuno è autorizzato a offendere una ragazza con parole o gesti terribili.
Per questa ragione, riteniamo che sia fondamentale sensibilizzare la coscienza pubblica su questa delicata questione e diffondere un'informazione capillare, che parli non solo alle donne, le aiuti a denunciare, garantendo loro soccorso e sicurezza, ma anche agli uomini, affinché collaborino per sradicare e trasformare la sottocultura maschilista, molto spesso sottovalutata, alla base della nostra civiltà.
Lo faremo il 3 dicembre.
Vi aspettiamo
GLI ALUNNI DELLE CLASSI3°B e 3°C
SCUOLA SECONDARIA
DI PRIMO GRADO “CARDUCCI"
Tutor: Proff. Isa Simone- Donatina Guerrieri- Margherita Mero- Anna Panariti
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