lunedì 11 marzo 2019

COMPITO DI REALTA’: ADOLESCENZA

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Docente tutor: prof.ssa Vanna Solidoro

Il pomeriggio del 25 febbraio, di seguito alla consegna delle schede di valutazione del primo quadrimestre, noi ragazzi della 3^E abbiamo intrattenuto i nostri genitori con un compito di realtà sull’adolescenza, argomento trattato nei mesi di novembre e dicembre in quasi tutte le discipline. 

Un compito di realtà comprende una situazione problematica quanto più vicina al reale, da risolvere autonomamente utilizzando conoscenze già acquisite. Per iniziare, Chiara, Elisabetta ed Annachiara hanno introdotto l’argomento parlando della difficile età che noi adolescenti stiamo attraversando e della scelta della scuola che l’anno prossimo dovremo frequentare.

Ognuno di noi ha tratto dai vari temi scritti sull’ argomento stralci di pensieri più significativi che abbiamo letto ai nostri genitori. L’emozione delle mamme e dei papà la si leggeva nei loro occhi quando sulla LIM venivano proiettate le frasi scritte da noi. In seguito, le ragazze della classe hanno intonato, accompagnate da Elena alla tastiera, la canzone “Le cose che vivi” di Laura Pausini, riguardante il tema dell’amicizia, un valore per ogni adolescente molto importante. Successivamente Arianna e Giorgia si sono cimentate nella produzione e nella recitazione di una loro poesia. A seguire abbiamo messo in scena due recite:

-la prima scritta da Giulia e Marina e inscenata da Samuele, Federica e Biancamaria, sulle aspirazioni lavorative di noi ragazzi; -la seconda recita (in lingua francese) messa in scena da Elena, da Francesca e tradotta da Elisabetta e da Giorgia, incentrata sull’inevitabile distacco che avverrà tra compagni e professori una volta usciti dalla scuola media; distacco che, ipotizziamo, susciterà in ognuno di noi molta nostalgia contrastata dall’entusiasmo di intraprendere un nuovo percorso scolastico. Subito dopo, i ragazzi, hanno illustrato alcuni cartelloni da loro realizzati : -il primo cartellone, illustrato da Giulia e Francesca, rappresentava il rapporto di noi adolescenti con lo specchio che spesso riflette un’immagine che non rispecchia ciò che vorremmo vedere poiché si è influenzati dagli stereotipi che ci vengono proposti come modello di riferimento e ci fanno sentire dei brutti anatroccoli in attesa di diventare dei bellissimi cigni. -Il secondo cartellone, realizzato da Elisabetta e Marina, rappresentava l’età della pubertà, il periodo durante il quale si raggiunge la maturità sessuale e la capacità riproduttiva. 

-Il terzo cartellone, illustrato da Chiara e Martina, descriveva il rapporto di noi alunni con i professori, con i quali si instaura un rapporto basato sul rispetto, ma non per questo non confidenziale. Infatti, ogni professore è sempre disponibile ad aiutarci in un momento difficile o in cui abbiamo bisogno di aiuto.

-Il quarto e ultimo cartellone, illustrato da Arianna e Giorgia, rappresenta il rapporto con i genitori che spesso include dei divieti tra cui il modo di vestirsi, l’eccessivo uso del cellulare, il trucco e prendere brutti voti a scuola.

Proseguendo la classe ha intonato una canzone in inglese, ”Father and Son” di Cat Steven, sul difficile rapporto tra un padre e un figlio.

Inoltre, i ragazzi hanno proposto un’indagine statistica nelle classi terze, partendo dalla scelta delle domande sino alla rappresentazione in power point, realizzata e illustrata da Giulia, Francesca ed Elisabetta.

Per di più Michael, Marco, Martina Pierri e Martina Allegro hanno recitato le strofe della poesia “Se non puoi essere” di Douglas Malloch, rivolgendosi a Marco, un ipotetico figlio che ascolta i consigli dei quattro ipotetici genitori, che gli consigliano di essere “il meglio di qualunque cosa lui possa essere”. 

Elena e Francesca hanno portato a termine lo spettacolo con un discorso conclusivo in cui hanno messo in evidenza come, con le competenze acquisite, si possa riuscire a realizzare un percorso in modo autonomo.

Per noi delle classi terze questo è l’ultimo anno, quello che chiuderà uno dei capitoli più belli della nostra vita; in questi tre anni ognuno di noi ha dimostrato che uno dei valori più importanti è l’amicizia: infatti, tutto ciò è stato realizzato lavorando insieme. Abbiamo collaborato, ci siamo aiutati l’un l’altro e il risultato può confermare che ognuno di noi è unico e importante e può contribuire ad arricchire l’altro.

Un grazie speciale va anche ai nostri professori che ci hanno guidato e ci hanno reso più responsabili. 

Infine, per omaggiare i genitori, ognuno di noi ha regalato una rosa con un pensiero speciale scritto espressamente per loro.


Gli alunni della 3^ E (plesso "Carducci")











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