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di Alessio Pierri - III A (plesso "G. Abbate")
Docenti tutor e referenti del progetto: Antonio Cattivera, Salvatore Fiano, Valentina Malandugno.
Quando c’è diversità, c’è varietà. La natura non crea mai due fili di erba uguali, due fiocchi di neve identici. Spesso questa parola viene usata per indicare differenze di razza, classe sociale o genere di appartenenza. Usato quindi come termine divisivo, che mette contro ‘noi’ e ‘loro’.
Ma, sebbene tutto ciò che ci è sconosciuto possa spaventare, le diversità tra individui sono quelle che rendono il mondo interessante.
Se si è consapevoli di questo, il pregiudizio viene superato. Ognuno ha il potenziale per aprirsi all’altro, per sviluppare umanità e carità. Solo allora, come dice il Papa, ci sarà ‘una nuova rivoluzionaria pagina di storia’.
Questo è il messaggio racchiuso nel nostro lavoro multimediale, realizzato per il progetto inclusione.
Il video ha comportato un lavoro di ricerca sull’argomento della multiculturalità, di lettura, approfondimento e selezioni di testi e immagini, sentitamente interpretate da noi ragazzi e assemblate nel video. Abbiamo anche curato un’intervista rivolta ad un ragazzo senegalese, immigrato nel nostro Paese perché scappato dalla guerriglia nei suoi luoghi. Egli ci lascia un importante messaggio: un invito a saper andare oltre l’apparenza e il pregiudizio prima di giudicare. Ci dice quanto sia importante comprendere la realtà dell’altro. L’attualità ci pone davanti ai nostri occhi scene di vita strazianti di migranti, storie e drammi che abbiamo cercato di mettere in evidenza, dalla voce stessa di che li ha vissuti.
Possiamo imparare ad essere accoglienti, come scrive don Tonino Bello nella lettera rivolta a Rut, la donna biblica che seppe accogliere una famiglia di immigrati, sposando uno di essi, sfidando la disapprovazione della sua famiglia e il mormorio della sua gente. Una donna che conobbe la durezza di un lavoro umilissimo per sopravvivere, oramai rimasta vedova.
In lei vi è la virtù dell’ospitalità, dell’accettazione, della tolleranza e dell’umiltà.
Ci piace concludere con l’ottimismo insito in questa frase in cui fermamente vogliamo credere: "Arriverà un giorno in cui ogni diversità non sarà tollerata, ma celebrata. Quel giorno sarai orgoglioso di essere stato nel giusto" (R. Sidoli).
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