mercoledì 28 marzo 2018

Progetto Crescere, conoscendo e amando gli animali


di Anastasia Bianchi, Maria Rosa Montinaro, Vittoria Pichierri, Alessia Scorrano (III D), Gaia Del Vitto, Giulia Giordano, Gloria Serra (III B) plesso G. Abbate. 

Sabato 24 Marzo, noi alunni delle classi terze, sez. B e D, del plesso G. Abbate, ci siamo recati presso la scuola De Amicis, dove ci attendevano i ragazzi delle quarte B e C, del plesso che ci ospitava, in occasione della giornata conclusiva del progetto “Crescere, conoscendo e amando gli animali”, curato dalle docenti Valentina Malandugno, Maria Anna Prima, Maria Rosaria Quarta. 

La prof.ssa Malandugno è intervenuta illustrando il progetto, i propositi e gli obiettivi che esso si propone. Ha esordito, dicendo che la sensibilità nei confronti degli animali sta crescendo sempre di più e che indubbiamente negli ultimi anni sta coinvolgendo tutta la nostra società, ma, allo stesso tempo, sono aumentate le segnalazioni di casi di maltrattamento di animali, spesso inferte da noi adolescenti. Ecco l’importanza, per rompere il cerchio della violenza, di promuovere nei ragazzi l’empatia e il rispetto per tutti gli essere viventi. 

Il progetto, spiega ancora la professoressa, nasce da una profonda motivazione e amore verso la vita, la natura e i valori più essenziali di questa esistenza, dalla certezza che un futuro “migliore” non può che costruirsi con delle persone coscienti e responsabili nei confronti di tutti gli esseri viventi. 

Successivamente abbiamo visto un filmato sui vari ruoli e utilità che può avere un cane: da quello utilizzato per scopi clinici, nella Pet Therapy, al cane baywatch, a quello per il salvataggio alpino. Particolarmente avvincente è stata la ricostruzione di fatti realmente accaduti, come quelli in cui il cane, nelle vesti di un vero angelo custode, salva dal mare in tempesta il proprio padroncino, sfidando ogni rischio, e quello in cui il cane, salvato dal canile, mostra profonda gratitudine a chi si è accorto di lui. 

In seguito, ha preso la parola la dott.ssa Giulia Sabato, veterinaria del centro Arca di Trepuzzi, che ci ha spiegato che gli animali sono esseri senzienti, che i sentimenti che noi proviamo, li sentono anche loro. Come noi vogliamo vivere, anche gli animali lo vogliono. Il dolore e la sofferenza che noi sentiamo, la sentono anche loro. Essi nutrono un profondo legame di amore per i propri padroni. 

Occorre conoscere il giusto modo di approcciarsi con essi. 

Ha sottolineato che l’addestramento degli animali, a scopo d’intrattenimento nelle fiere o nei circhi, comporta stress e forme di violenza a cui essi vengono sottoposti, quindi essi tendono ad essere più aggressivi e a vivere di meno. 

Ha proseguito poi, il dottor Giancarlo Malerba, che ha illustrato la normativa vigente contro il maltrattamento degli animali e le sanzioni previste nel momento in cui essi subiscono maltrattamento. 

A conclusione della giornata, abbiamo letto una commovente lettera scritta dal giornalista Roberto Arduini, appassionato animalista, nella quale è espresso il punto di vista e i sentimenti di un cane nel momento in cui viene abbandonato, come un vecchio giocattolo che non serve più, dal suo padrone. Nella lettera si esalta il senso di smarrimento e di profonda delusione che prova il povero animale, dinanzi al vile gesto del suo padrone, per il quale avrebbe dato la vita. 

Questa esperienza, ci ha entusiasmato e ci ha fatto riflettere sul valore che hanno gli animali nelle nostre vite: essi sono amici veri, capaci di amore incondizionato. Gli animali hanno i loro diritti e dignità e meritano rispetto. 

L’incontro è terminato con l’auspicio rivolto a noi ragazzi dalla prof.ssa Malandugno: quello di essere una generazione sempre più sensibile e attenta nei confronti degli animali, in grado di opporsi all’ignoranza, all’indifferenza e alla crudeltà.














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