domenica 26 novembre 2017

Il nostro Istituto ha organizzato nella giornata di ieri, 25 Novembre, una serie di iniziative, successive agli stimoli e alle riflessioni sull'argomento di scottante attualità. Particolarmente profonda è la riflessione di un' alunna che ha voluto esprimere con le sole parole le proprie considerazioni in merito.
La scelta di non corredare l'articolo con immagini è voluta.


RIFLETTENDO…


     Oggi, 25 Novembre, ricorre la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne;  violenza ormai universalmente riconosciuta come forma di discriminazione, dovuta al fatto che la donna, da una società ancora fortemente maschilista, è considerata inferiore all’uomo, quasi una sua appendice. Proprio per sensibilizzare noi ragazzi , cittadini del domani, su questo fenomeno drammaticamente in espansione, il nostro Istituto ha organizzato delle attività didattiche, allo scopo di prevenire e contrastare ogni forma di violenza e discriminazione nei confronti delle donne. Il termine “femminicidio” è un termine che tristemente e prepotentemente, è entrato nella nostra quotidianità.
   In Italia, i dati sono allarmanti perché ogni anno quasi 200 donne vengono uccise per mano di un uomo, solitamente marito, fidanzato, ex-convivente, compagno … e questo è inaccettabile.
La violenza in tutte le sue forme è un atto vigliacco e orribile che solo un manesco, uno sciocco, un cattivo uomo può compiere. Spesso le donne si fanno incantare dal loro aspetto galante e dai loro modi amichevoli quando frequentemente dietro quella maschera vi è un mostro. La donna sin dall’antichità è sempre stata considerata inferiore all’uomo in quanto non potevano esprimere le loro idee e dovevano rispettare le regole imposte dal marito, oggi la situazione non è cambiata di molto. Nel mondo ci sono tantissime donne sottomesse ai propri compagni , che subiscono violenze non solo fisiche ma anche psicologiche. La maggior parte di esse, purtroppo, non denunciano, rimangono in silenzio, accettando per paura o per vergogna soprusi di ogni genere. Il femminicidio è un fenomeno che non può essere eliminato se ancora in molte case la donna è considerata inferiore per natura, adatta solo a fare figli, a curarli ed educarli, badare alla casa e al marito che, tranquillamente, ogni mattina lascia la moglie per andare a lavoro. Quel lavoro che oggi è molto più pagato di quello femminile perché considerato più importante. Le donne sul lavoro sono discriminate anche per un altro motivo: la maternità. Questa parola dà fastidio a molti dirigenti che non vogliono assolutamente pagare i giorni di riposo alle loro dipendenti neomamme. Purtroppo è vero, oggi, nel 2017, esistono ancora queste differenze tra i due sessi che, agli occhi di Dio sono uguali, ma non ancora ai nostri.         Perciò la prevenzione va fatta prima di tutto nelle famiglie e nella società per restituire dignità al ruolo della donna. Perché noi donne, come tutti gli uomini, abbiamo le loro stesse aspirazioni, i loro stessi sogni, perciò un uomo non ha alcun diritto di distruggerli e sottovalutarli. Su questo tema la mia scuola ha iniziato un percorso di sensibilizzazione che ha portato tutti noi, di sesso maschile o femminile, a pensare a queste situazioni e a come prevenirle. 
   Spero che come me tutti abbiano capito questo messaggio importantissimo per la nostra comunità che ha bisogno di più rispetto nei confronti delle donne.

A CURA DI Cristina Fantastico
Classe 3^ C  Scuola Secondaria “G.Carducci”- Istituto comprensivo Squinzano

Tutor: proff. Donatina Guerrieri e Isa Simone

Nessun commento:

Posta un commento