di Lucia
Tardio (classe III A, plesso "G. Abbate").
Documentazione
foto a cura di Francesca Mazzotta
Docente tutor: prof.ssa Antonella Musarò
Docente tutor: prof.ssa Antonella Musarò
Il
14 Ottobre, insieme alla classe III A della scuola “G.Abbate”, ci
siamo recati presso il Laboratorio Urbano delle Politiche Giovanili,
in via Cellino a Squinzano.
In
questa grande sala si è tenuta la presentazione della “Giornata
per la prevenzione del cancro al seno”, dove diversi esperti ci
hanno raccontato la loro storia e la loro funzione in ambito
lavorativo.
Dopo
una breve introduzione del Sindaco Cosimo Miccoli, la dott.ssa Maria
Luce Coluccia, nota ricercatrice, ha iniziato ad introdurre,
attraverso alcune slide, le maggiori differenze tra una cellula
tumorale ed una cellula sana. Ovviamente, in questi anni, la scienza
ha fatto passi da gigante, difatti sono stati edificati numerosi
centri e programmi specializzati ed è stata potenziata la ricerca
clinico-transnazionale.
Vale
la pena inoltre approfondire la definizione di “tumore”: esso è
infatti una cellula impazzita che si riproduce senza limiti,
soprattutto se è ben vascolarizzata; i linfociti invece sono
“addestrati” per mirare e cercare di sconfiggere la malattia.
La
“cellula tumorale” viene anche definita “cellula staminale” e
la “nutlina” ha il compito di bloccare al proteina “Numb”,
che provoca il cancro.
Il
2^ esperto ad intervenire è stato il dott. Giuseppe Palaia che, da
medico, si è trovato ad affrontare, nel 2005, la malattia in prima
persona.
Il
dott. ha esortato tutti a svolgere una sana ed equilibrata attività
fisica che aiuta a prevenire 13 tipi di tumori.
In
particolare, lo sport aerobico determina un dimagrimento più
immediato.
Un
altro modo per ridurre la massa grassa, oggi molto rinomato, è
l’idrochinesi, ovvero lo sport in acqua.
Successivamente
la dott.ssa Mariangela Ciccarese ha precisato che il tumore mammario
è frequente nella donna e può manifestarsi in un arco d’età che
va dai 25 ai 50 anni.
Per
prevenirlo esistono dei fattori di rischio modificabili ovvero:
l’alimentazione e lo stile di vita.
Esistono
invece dei fattori di rischio non modificabili, ovvero: fattori
legati alla riproduttività, la predisposizione genetica o
addirittura delle patologie predisponenti.
Una
corretta diagnosi prevede la mammografia e l’ecografia mammaria.
E’
intervenuto inoltre il dott. Stefano Burlizzi che ha ripreso e
approfondito gli argomenti della dott.ssa Ciccarese.
Successivamente
la biologa nutrizionista Monica Capone ha continuato a spiegarci che
anche l’alcool, il fumo, una vita sedentaria, il sovrappeso e l’età
sono fattori che favoriscono l’insorgere del cancro.
Una
dieta ideale sarebbe invece: mangiare di meno, preferire i grassi
insaturi, i cibi con poche calorie e assumere invece cibi che
rilasciano gradualmente la glicemia nel sangue.
Bisogna
adottare anche delle buone abitudini a tavola facendo attenzione ai
prodotti con farina raffinata, alla cottura dei cibi, e può sembrare
strano, ma anche gli strumenti di cottura sono fondamentali.
Non
bisognerebbe frequentemente mangiare prodotti di pasticceria, né
carni rosse o conservate e, soprattutto, evitare il più possibile le
bevande alcoliche e gassate.
Abbiamo
poi chiuso con la psicologa psicoterapeuta Michela Francia che ci ha
spiegato che “il cancro bisogna affrontarlo di petto” quindi
affrontare il problema con determinazione esprimendo anche e
soprattutto le proprie emozioni, bisogna quindi essere informati su
questo importante problema.
E’
scontato che, il cancro non colpisce e non modifica solo lo stile di
vita dell’individuo interessato ma coinvolge tutta la famiglia e la
persone più care.
Concludo
dicendo che, i problemi della vita sono numerosi e, per quanto gravi
siano si deve sempre trovare il coraggio e il modo giusto per
affrontarli.
Tutto
sta nel trovare la forza in noi stessi e il sostegno nelle persone
che ci stanno attorno.
.
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