lunedì 23 ottobre 2017

GIORNATA SULLA PREVENZIONE DEL CANCRO AL SENO

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di Lucia Tardio (classe III A, plesso "G. Abbate").

Documentazione foto a cura di Francesca Mazzotta

Docente tutor: prof.ssa Antonella Musarò







Il 14 Ottobre, insieme alla classe III A della scuola “G.Abbate”, ci siamo recati presso il Laboratorio Urbano delle Politiche Giovanili, in via Cellino a Squinzano.
In questa grande sala si è tenuta la presentazione della “Giornata per la prevenzione del cancro al seno”, dove diversi esperti ci hanno raccontato la loro storia e la loro funzione in ambito lavorativo.
Dopo una breve introduzione del Sindaco Cosimo Miccoli, la dott.ssa Maria Luce Coluccia, nota ricercatrice, ha iniziato ad introdurre, attraverso alcune slide, le maggiori differenze tra una cellula tumorale ed una cellula sana. Ovviamente, in questi anni, la scienza ha fatto passi da gigante, difatti sono stati edificati numerosi centri e programmi specializzati ed è stata potenziata la ricerca clinico-transnazionale.
Vale la pena inoltre approfondire la definizione di “tumore”: esso è infatti una cellula impazzita che si riproduce senza limiti, soprattutto se è ben vascolarizzata; i linfociti invece sono “addestrati” per mirare e cercare di sconfiggere la malattia.
La “cellula tumorale” viene anche definita “cellula staminale” e la “nutlina” ha il compito di bloccare al proteina “Numb”, che provoca il cancro.
Il 2^ esperto ad intervenire è stato il dott. Giuseppe Palaia che, da medico, si è trovato ad affrontare, nel 2005, la malattia in prima persona.
Il dott. ha esortato tutti a svolgere una sana ed equilibrata attività fisica che aiuta a prevenire 13 tipi di tumori.
In particolare, lo sport aerobico determina un dimagrimento più immediato.
Un altro modo per ridurre la massa grassa, oggi molto rinomato, è l’idrochinesi, ovvero lo sport in acqua.
Successivamente la dott.ssa Mariangela Ciccarese ha precisato che il tumore mammario è frequente nella donna e può manifestarsi in un arco d’età che va dai 25 ai 50 anni.
Per prevenirlo esistono dei fattori di rischio modificabili ovvero: l’alimentazione e lo stile di vita.
Esistono invece dei fattori di rischio non modificabili, ovvero: fattori legati alla riproduttività, la predisposizione genetica o addirittura delle patologie predisponenti.
Una corretta diagnosi prevede la mammografia e l’ecografia mammaria.
E’ intervenuto inoltre il dott. Stefano Burlizzi che ha ripreso e approfondito gli argomenti della dott.ssa Ciccarese.
Successivamente la biologa nutrizionista Monica Capone ha continuato a spiegarci che anche l’alcool, il fumo, una vita sedentaria, il sovrappeso e l’età sono fattori che favoriscono l’insorgere del cancro.
Una dieta ideale sarebbe invece: mangiare di meno, preferire i grassi insaturi, i cibi con poche calorie e assumere invece cibi che rilasciano gradualmente la glicemia nel sangue.
Bisogna adottare anche delle buone abitudini a tavola facendo attenzione ai prodotti con farina raffinata, alla cottura dei cibi, e può sembrare strano, ma anche gli strumenti di cottura sono fondamentali.
Non bisognerebbe frequentemente mangiare prodotti di pasticceria, né carni rosse o conservate e, soprattutto, evitare il più possibile le bevande alcoliche e gassate.
Abbiamo poi chiuso con la psicologa psicoterapeuta Michela Francia che ci ha spiegato che “il cancro bisogna affrontarlo di petto” quindi affrontare il problema con determinazione esprimendo anche e soprattutto le proprie emozioni, bisogna quindi essere informati su questo importante problema.
E’ scontato che, il cancro non colpisce e non modifica solo lo stile di vita dell’individuo interessato ma coinvolge tutta la famiglia e la persone più care.
Concludo dicendo che, i problemi della vita sono numerosi e, per quanto gravi siano si deve sempre trovare il coraggio e il modo giusto per affrontarli.
Tutto sta nel trovare la forza in noi stessi e il sostegno nelle persone che ci stanno attorno.














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