lunedì 25 marzo 2019

RIFLESSIONE SUL FILM “LA BICICLETTA VERDE”




di Federica Mazzotta
(classe 1^ C, plesso "G. Abbate")

Docente tutor: prof. Daniele Arnesano



Wadjda è una ragazzina di dieci anni che vive in un sobborgo di Riyadh, la capitale dell’Arabia Saudita. Pur vivendo in un mondo conservatore, Wadjda adora divertirsi, è intraprendente e si spinge sempre un po’ più in là nel cercare di farla franca. Dopo un litigio con il suo amico Abdullah, un ragazzo del vicinato con cui non potrebbe giocare, la bambina vede una bella bicicletta verde in vendita. Wadjda desidera la bici disperatamente per battere Abdullah in velocità, ma sua madre non gliela concede, poiché teme le ripercussioni di una società che considera le biciclette un pericolo per la virtù delle ragazze. Così Wadjda decide di provare a recuperare i soldi da sola.



Questo film che ho visto insieme ai miei compagni, mi è piaciuto molto perché è molto significativo. La mamma di Wadjda, come tutte le altre donne, è sottomessa al marito come usa e getta. Questo non è corretto perché ogni donna ha i propri diritti, è libera di fare ciò che vuole. La preside, invece, si è dimostrata incoerente e falsa perché vuole dare la giusta disciplina alle studentesse della sua scuola, quando è lei che dovrebbe riflettere sulla propria coerenza. La società nella quale vive Wadjda è più "indietro" rispetto a noi, perché la parità fra uomini e donne non esiste. La protagonista secondo me ha un carattere molto valoroso, ha dimostrato di non arrendersi mai per avere una bicicletta ed ottenere diritti che alla donna non sono concessi.
Il film mi ha inoltrato un messaggio: per riuscire ad ottenere qualcosa non bisogna mai crollare di fronte agli ostacoli che impediscono di arrivare all’obiettivo, mai arrendersi, magari faticando, perché facendo così, dimostri davvero di tenerci.






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