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Docente Tutor: Prof. Albino Vergari
Noi alunni delle classi seconde della scuola media “G. Carducci” stiamo prendendo parte al progetto dell’associazione ARCI (ARCI è un’associazione di promozione sociale). Nei precedenti incontri abbiamo conosciuto dei ragazzi provenienti da diversi luoghi. Ognuno di loro si è presentato narrando la propria storia umana che noi abbiamo voluto raccontare con il titolo “STORIE VERE” .
“GOUNDO”
In un piccolo villaggio del Mali, nella parte nord-occidentale dell’Africa, viveva una famiglia molto povera da cui nacque una bimba di nome Goundo. All’età di due anni, per le precarie condizioni economiche, la sua famiglia decise di spostarsi in un altro Paese: la Libia. Per un po’ di anni Goundo ha vissuto in pace e tranquillità, fin quando nel 2011 non scoppiò una terribile guerra civile che si concluse con la morte di Gheddafi. A causa del conflitto la ragazza perse la madre. Così il suo papà decise di scappare con lei e con le sue due sorelle il più lontano possibile. Dopo un lungo viaggio arrivarono a Milano. Goundo aveva solo 16 anni, e si ritrovò in un Paese straniero, di cui ignorava la lingua, la cultura e le usanze.
Rimase a Milano altri due anni, poi, finita la scuola decise di spostarsi a Lecce. Qui ebbe modo di entrare in contatto con l’ARCI, un’associazione di promozione sociale, che l’ha aiutata a integrarsi nella comunità del luogo.
Adesso vive a Lecce e prova a realizzare i suoi sogni: frequenta la scuola guida e un corso per diventare infermiera. Forse un giorno troverà lavoro e potrà vivere finalmente una vita serena e, magari, anche ricongiungersi con le sue sorelle.
Gli alunni della classe II sez. E
Vergine Andrea
Bianco Luca
Politi Gabriele
Giliberti Mirko
Renna Francesca
Petrachi Filippo
Rollo Karola
Marra Giulia
“BAKARY”
Bakary è il ragazzo protagonista di questa storia vera.
In un Paese dell’Africa centro-settentrionale, caratterizzato dalla presenza del deserto del Sahara, denominato Ciad, viveva una delle tante famiglie povere, composta dai genitori e da una sorella minore. Bakary trascorse un’infanzia difficile, fatta di tante rinunce, finché un giorno, all’età di sedici anni, completati gli studi, decise di dare una svolta alla sua vita, abbandonando la sua terra e trasferendosi in Italia. Il viaggio fu lungo ed estenuante. Viaggiarono giorno e notte in una imbarcazione di fortuna, costretti a stare in 180 persone, tra cui il suo amico che purtroppo ha perso la vita durante la traversata. Il desiderio di cambiare vita era molto forte e questo gli aveva dato la forza e il coraggio per affrontare ogni difficoltà. Un giorno di circa tre anni fa, ha esaudito finalmente il suo desiderio: raggiungere l’Italia.
Dopo tante peripezie è sbarcato in Sardegna e da qui con il traghetto è arrivato in Sicilia, dove ha preso il pullman per poter arrivare a Campi Salentina. Purtroppo durante il viaggio ha perso anche i suoi cari.
Qui poteva riscattarsi e vivere in una condizione sociale migliore. L’inizio nel nuovo ambiente non è stato facile, perché gli ostacoli da superare erano tanti, compresa la difficoltà di parlare una lingua completamente diversa dalla sua. Bisognava subito trovare un lavoro e cercare un alloggio in una realtà diversa. Intanto iniziava a sentire la mancanza dei suoi affetti e del profumo della sua terra. Bakary si rimbocca le maniche e inizia a darsi da fare. Nella sua terra natìa faceva il muratore, mentre ora doveva accontentarsi di quello che trovava. In questo periodo Bakary ha incontrato persone che si sono interessate a lui. Tra queste ci sono i membri dell’A.R.C.I. che lo hanno aiutato ad integrarsi nel nuovo paese. Ora Bakary ha 19 anni, vive a Campi Salentina in un alloggio insieme ad altri suoi connazionali. Vorrebbe tanto ritornare nella sua terra per ritrovare i suoi affetti più cari, ma per ora deve solo guardare avanti per costruirsi un futuro migliore. Dopo un po’ di tentativi ed esperienze più o meno negative, ha iniziato un percorso di formazione come animatore. Inoltre, per affrontare il problema della lingua, ha frequentato dei corsi di italiano. Bakary oggi è “felice” e vive in serenità, soprattutto grazie all’Arci, un’associazione che si occupa dell’accoglienza degli immigrati che arrivano in Italia.
L’ARCI ci ha permesso di incontrare questi ragazzi e grazie a questa esperienza abbiamo avuto modo di riflettere e renderci conto che mentre noi abbiamo tutto, e spesso non siamo soddisfatti, dall’altra parte del mondo c’è tanta gente che non ha nulla e soffre.
Gli alunni della classe II sez. E
De Vitis Edoardo
Garzia Chiara
Rollo Antonio
Rapanà Francesco
Andriani Marco
Pagliara Francesco
Longo Irene
Valentino Gabriel
“HASSANE”
Hassane è un ragazzo che ha vissuto serenamente la sua infanzia e la sua prima giovinezza in un paese lontano dell’Africa centrale, il Ciad, insieme alla sua amata famiglia.
Come tutti gli abitanti di questa zona molto povera, viveva di stenti, in una situazione economica veramente difficile.
I problemi aumentarono quando in Ciad scoppiò la guerra civile. I suoi genitori, siccome volevano solo il suo bene, gli dicevano di andare via, di partire, di cercare la felicità altrove ma lui ostinatamente si rifiutava, perché non voleva abbandonare i suoi cari con il Paese in guerra.
Questo finché il Ciad non iniziò ad essere bombardato. Hassane si persuase che era giunto il momento e così decise di scappare. Dopo vari tentativi, ci riuscì solo due anni dopo, sbarcando in Italia, a Catania. Il barcone dove venne imbarcato era molto grande, come al solito conteneva un numero esagerato di emigrati e il pericolo era assicurato. Durante il viaggio, Hassane conobbe una ragazza di nome Halima. In sole due settimane diventarono amici. Tra loro c’era gentilezza reciproca e condividevano tutte le loro necessità. Il viaggio, ovviamente, si rivelò rischioso: il barcone rischiava di affondare da un momento all’altro, ma loro si sostenevano a vicenda. Purtroppo, nel bel mezzo di una notte fredda, scoppiò una tremenda tempesta e la barca ondulava paurosamente. Halima scivolò e cadde in acqua, facendosi trascinare lentamente dalla corrente gelida del Mediterraneo. Hassane riuscì a salvarsi ma gli rimase un dolore tremendo nel cuore.
Finalmente il suo barcone riuscì a raggiungere la costa e a sbarcare. Tutte le altre persone che avevano “viaggiato” con lui, trovarono rifugio. Alla fine giunse in Puglia. Sono trascorsi quasi tre anni nella speranza di trovare un posto ospitale, dove realizzare il suo sogno: trovare un lavoro e avere una casa tutta sua.
Hassane oggi vive a Campi Sal.na dove, come per miracolo, è stato accolto dall’associazione A.R.C.I, che aiuta tanti ragazzi sfortunati come Hassane a trovare il loro posto nel mondo.
Gli alunni della classe II sez. E
Schiavone Simone
Semeraro Giulia
Riezzo Gianmarco
Maggio Asia
Spalluto Eleonora
Poci Giada
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